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- Categoria: Hannes Hofstetter italiano

links: Hannes Hofstetter ARTMAYEUR
Hannes Hofstetter nato 1945 in Feldkirch 1964, studia architectura in Stuttgart 1965-70, studia at the Academy of Fine Arts Stuttgart (Prof. K.R.H. Sonderborg) and at the Academy of Fine Arts Duesseldorf (Prof. Joseph Beuys), 1970 studia storia dell'arte a Stoccarda 1971, gira lungometraggi negli Stati Uniti 1973, vive e lavora a Berlino Ovest 1991, è docente all'Accademia delle belle arti di Berlino Ovest 1996 si trasferisce in Italia e vive a Occa/Envie(Cuneo) 1991, he get married to his italian wife and they move together 1996 to Piemonte near Saluzzo, Italy
Mostre (selected) :
Haus am Mariannenplatz, Berlin Gallery Steiner, Schloß Babstadt, Gallery Schoof, Heidelberg, Villa Streccius, Landau ,
Gallery Schoof, Frankfurt
Gallery Bollhagen, Worpswede
, Gallery Hulsch, Berlin
Art Basel
Gallery Steiner, Schloß Babstadt
Gallery Steiner, Art Basel
Gallery im Hofmeierhaus, Bremen
Melodrom, München
Gallery, Van Alom , Berlin
Gallery im Hofmeierhaus, Bremen
Centro di Cultura e Creatività Arte Contemporanea Cascina Stal Vitale, Osmate (Va), Italia
Neue Gesellschaft fuer Bildende Kunst, Berlin
Palazzo Lomellini, Carmagnola (Torino),
Galleria "Arte Club", Torino,
Galleria "Ai Molini", Portogruaro,
Associazione Caleidoscopio, Massarosa (Toscana), Chiostro di San Francesco, Sarzana
Gallery Outpost of Progress, Envie
San Domenico, Alba (Piemont)
Museo di Wiesbaden
Galleria "Il Punto di Svolta", Rome,
Genova Arte,
Galleria Sabrina Falzone, Milano ,
Galleria Rossocinabro Roma,
Palazzo Albrizzi, Venezia ,
Satura Art Gallery, Genova,
Arte Genova
Bibliografia essenziale:
Franceso De Bartolomeis, Arte Oggi, il nuovo, il banale, l'offensivo,
Nicola Micieli (a cura di), Alfabetismo. Pittura come immagine e parola, 2002
Franceso De Bartolomeis, Hannes Hofstetter, Viaggio nell'ambiguità dell'essere, Torino 1998
Maria Grazia Gobbi, Negare rifugi estetici, Saluzzo 1998
, W.Winkler, No appearance deceives, Berlin 1996
AA.VV., (a cura di D. Montali), Omaggio a Schönberg. Seconda mostra d’arte contemporanea, Bricherasio 1996
Wolfgang Winkler, Hannes Hofstetter, Kein Schein trügt, Apologie der Malerei, Berlin 1995 Stefanie Endlich und Rainer Höynck, Schichtungen, Stoccarda 1995
W. Stahl, Die Wahrheit liegt nicht allein in der Realität, Karlsruhe,1985
,Rainer Nerval, Die Möglichkeiten des Genres, Heidelberg 1981,
J.D. Ueckert, Arbeiten 1975- 1981, Heilbronn, 1981
Ursula Hatje, Hannes Hofstetter, Berlin 1981.
AA.VV., Bilder aus Kreuzberg, Berlin 1979
HANNES HOFSTETTER
"Nord Sud I", 2001
Triptychon
3x230x165cm
(230x495cm
Francesco de Bartolomeis in "Arte Oggi": NORD-SUD
Nel 1997 mi fu chiesto di scrivere su Hannes Hofstetter per una mostra. Una occasione per scoprire un grande artista che nel 1996, lasciato Berlino, sceglie di vivere con Paola a Envie, uns frazione nella zona collinare del Saluzzese, approdo di un viaggiare che continua. Nella natura il lavoro dell’arte e della quotidianità, contatti diretti con una fisicità che la città nega ma ache grande familiarità con le tecnologie informatiche.
Hannes ha lavorato con Beuys ma niente gli assomiglia. È pittore che s’interessa ai problemi di oggi con realismo e passione. Ad esempio il trittico Nord-Sud 2001 (230x495cm) realizza ciò a cui ogni artista aspira, la metafora della vita in cui siano vicende personali: peregrinare, mutare luoghi e punti di vista, sperimentare situazioni di natura e fatti di uomini diversi e opposti.
Nell’opera spazio (grande, piccolo, interno, esterno) e tempo (il presente si carica di passato e si proietta nel futuro) hanno forza e leggerezza, una vitalità diffusa che apre molte vie all’ostinazione di conoscere e di approfondire, di ricercare orientamenti anche in ciò che è impossibbile spiegare.
I tre comparti dell’opera non hanno successione lineare e non limitano determinati luoghi fisici ma danno il senso delle contraddizioni della vita. Circolarità, passaggi interno-esterno, trasformazioni, elevamento ma anche radicamento insicuro nella terra. Nelle partizioni ritmi orizzontali e verticali; splendore dell’oro; profondità dei blu e dei neri che si affiancano a zone chiare con rare apparizioni di rossi.
La parte bassa del trittico non ha omogeneità: è terra,radicamento ma anche intrico di rifiuti e di relitti, di asperità e di rotture; le parti alte fanno da contrappunto con la loro diversità. Nel comparto di sinistra solarità e luce diffusa, calda, aperture verso il Mediterraneo (Sud): mari, distese di campi, profili di monti, geometrie vive che continuano con molte variazioni nel comparto centrale. Il comparto di destra (Nord) suggerisce, come intensa esperienza, L’ interno di cattedrali gotiche ma anche boschi sacri della mitologia germanica, luoghi di raccoglimento e di rivelazione tra forme che si elevano nell luce.
Varietà di cose della natura e dell’uomo, coesistenza di opposti, passaggi reversibili dall’ elevazione al radicamento, dalle aperture di luce agli abbaiamenti: metafora della vita.
"INOUT" 2005
160 x 185 cm
"INOUT I", 2008
140 x 240 cm
"INOUT II", 2008
140 x 240 cm
"Atlantis I", 1988
145 x 220 cm
Hannes Hofstetter