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Hannes Hofstetter
Hannes Hofstetter
was born 1945 in Feldkirch
1964, studies architecture in Stuttgart
1965-70, studies at the Academy of Fine Arts Stuttgart (Prof. K.R.H. Sonderborg) and at the Academy of Fine Arts Duesseldorf (Prof. Joseph Beuys),studies art history University of Stuttgart
1971, one year movie making in USA
1972, lives in Hamburg
1973 -1998 ,lives and works as an artist in Berlin
1991, assistant professor at the Academy of Fine Arts Berlin
,1995 he get married to his italian wife and they move together 1996 to Piemonte near Saluzzo, Italy
exhibitions (selected)
Haus am Mariannenplatz, Berlin Gallery Steiner, Schloß Babstadt ,Gallery Schoof, Heidelberg, Villa Streccius, Landau
Gallery Schoof, Frankfurt
,Gallery Bollhagen, Worpswede
,Gallery Hulsch, Berlin
,,Art Basel
Gallery Steiner, Schloß Babstadt
Art Basel
,Gallery im Hofmeierhaus, Bremen
,Melodrom, München
Gallery, Van Alom , Berlin
,Gallery im Hofmeierhaus, Bremen
Centro di Cultura e Creatività Arte Contemporanea Cascina Stal Vitale, Osmate (Va), Italia
Centro di Cultura Arte Contemporanea
Cascina Stal Vitale (Va)
,Neue Gesellschaft fuer Bildende Kunst, Berlin Palazzo Lomellini, Carmagnola (Torino),
Galleria "Arte Club", Torino
Galleria "Ai Molini", Portogruaro
Associazione Caleidoscopio, Massarosa (Toscana), Chiostro di San Francesco, Sarzana
Gallery Outpost of Progress, Envie
,San Domenico, Alba (Piemont)
,Museo di Wiesbaden
Galleria "Il Punto di Svolta", Rome
Galleria Rossocinabro Roma,
Palazzo Albrizzi, Venezia ,Satura Art Gallery, Genova,
Bibliografia essenziale:
Franceso De Bartolomeis, Arte Oggi, il nuovo, il banale, l'offensivo,
Nicola Micieli (a cura di), Alfabetismo. Pittura come immagine e parola, 2002
Franceso De Bartolomeis, Hannes Hofstetter, Viaggio nell'ambiguità dell'essere, Torino 1998
Maria Grazia Gobbi, Negare rifugi estetici, Saluzzo 1998
W.Winkler, No appearance deceives, Berlin 1996
AA.VV., (a cura di D. Montali), Omaggio a Schönberg. Seconda mostra d’arte contemporanea, Bricherasio 1996
Wolfgang Winkler, Hannes Hofstetter, Kein Schein trügt, Apologie der Malerei, Berlin 1995 Stefanie Endlich und Rainer Höynck, Schichtungen, Stoccarda 1995
W. Stahl, Die Wahrheit liegt nicht allein in der Realität, Karlsruhe 1985
Rainer Nerval, Die Möglichkeiten des Genres, Heidelberg 1981
J.D. Ueckert, Arbeiten 1975- 1981, Heilbronn 1981
Ursula Hatje, Hannes Hofstetter, Berlin 1981
AA.VV., Bilder aus Kreuzberg, Berlin 197
https://www.singulart.com/en/artist/hannes-hofstetter-14651
HANNES HOFSTETTER
Bildverzeichnis Elenco Qadri Paintings
"Nord Süd I", 2001
Triptychon
3x230x165cm
(230x495cm
Francesco de Bartolomeis in "Arte Oggi": NORD-SUD
Nel 1997 mi fu chiesto di scrivere su Hannes Hofstetter per una mostra. Una occasione per scoprire un grande artista che nel 1996, lasciato Berlino, sceglie di vivere con Paola a Envie, uns frazione nella zona collinare del Saluzzese, approdo di un viaggiare che continua. Nella natura il lavoro dell’arte e della quotidianità, contatti diretti con una fisicità che la città nega ma ache grande familiarità con le tecnologie informatiche.
Hannes ha lavorato con Beuys ma niente gli assomiglia. È pittore che s’interessa ai problemi di oggi con realismo e passione. Ad esempio il trittico Nord-Sud 2001 (230x495cm) realizza ciò a cui ogni artista aspira, la metafora della vita in cui siano vicende personali: peregrinare, mutare luoghi e punti di vista, sperimentare situazioni di natura e fatti di uomini diversi e opposti.
Nell’opera spazio (grande, piccolo, interno, esterno) e tempo (il presente si carica di passato e si proietta nel futuro) hanno forza e leggerezza, una vitalità diffusa che apre molte vie all’ostinazione di conoscere e di approfondire, di ricercare orientamenti anche in ciò che è impossibbile spiegare.
I tre comparti dell’opera non hanno successione lineare e non limitano determinati luoghi fisici ma danno il senso delle contraddizioni della vita. Circolarità, passaggi interno-esterno, trasformazioni, elevamento ma anche radicamento insicuro nella terra. Nelle partizioni ritmi orizzontali e verticali; splendore dell’oro; profondità dei blu e dei neri che si affiancano a zone chiare con rare apparizioni di rossi.
La parte bassa del trittico non ha omogeneità: è terra,radicamento ma anche intrico di rifiuti e di relitti, di asperità e di rotture; le parti alte fanno da contrappunto con la loro diversità. Nel comparto di sinistra solarità e luce diffusa, calda, aperture verso il Mediterraneo (Sud): mari, distese di campi, profili di monti, geometrie vive che continuano con molte variazioni nel comparto centrale. Il comparto di destra (Nord) suggerisce, come intensa esperienza, L’ interno di cattedrali gotiche ma anche boschi sacri della mitologia germanica, luoghi di raccoglimento e di rivelazione tra forme che si elevano nell luce.
Varietà di cose della natura e dell’uomo, coesistenza di opposti, passaggi reversibili dall’ elevazione al radicamento, dalle aperture di luce agli abbaiamenti: metafora della vita.
"INOUT" 2005
160 x 185 cm
"INOUT II", 2008
140 x 240 cm
"INOUT I", 2008
140 x 240 cm
"Atlantis I", 1988
145 x 220 cm
Wasser II, 1978 Öl auf Leinwand 95 x 100 cm |
"Wasser VI",1978Öl auf Leinwand 80 x 95cm |
Schwimmerin V, 1979 Öl auf Leinwand 170x200 cm |
Wasser VII, 1978 Öl auf Leinwand 85 x 100 cm |
Wasser XIV, 1980 Öl auf Leinwand 95 x 115cm |
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The artcritic Francesco De Bartolomeis: There are not only sacral values in the crosses. With a wide typology of variations explores the artist structures, systems of coordinates, realizing symbols of organisation of forms in the space-kosmos. Organisation but not regularity. Sometimes the elements of the cross become fragmented or become signs, which configurate tangle ups, create labyrinths or thorny maze, geometric structures, which are mixing symmetries and assymmetries, cromatic contrasts with tonal passages. |
Francesco De Bartolomeis :
In den Kreuzen nicht nur sakrale Werte. Mittels einer weiten Typologie von Variationen erforscht der Künstler Strukturen, Systeme von Koordinaten, um so Symbole der Organisation der Formen im Raum-Kosmos zu realisieren. |
Francesco De Bartolomeis:
In Croci non soltanto valore sacrale. Attraverso un'ampia tipologia di variazioni l'artista ricerca strutture, sistemi di coordinate così da realizzare simboli di organizzazione di forme nello spazio-cosmo. Organizzazione ma non regolarità. A volte gli elementi della croce si frantumano o diventano segni che configurano intrichi, labirinti o sono grovigli di spine o costruzioni geometriche che mescolano simmetrie e asimmetrie, contrasti cromatici e passaggi tonali. La materia: tra l'altro, pigmenti, oro, argento, sabbia, segatura, sale. |